venerdì 24 aprile 2009

IL SASSO ERRANTE

Il Sasso Omar ha scritto un nuovo racconto. Dato che è bellissimo (guai a chi dice il contrario) lo pubblico anche qui.

Intanto per tutti quelli che seguono le mie (nostre) avventure comunico ufficialmente che i SassBalòss andranno in spedizione a Novembre in Wadi Rum (Giordania)

Sono tra i monti. Ci sono sempre stato. Da migliaia di anni. E chissà per quanto tempo rimarrò qui: a scaldarmi al primo sole del mattino e a rabbrividire al primo freddo della sera. Mi lascerò bagnare dalla pioggia scrosciante dell’estate che mi scorre sopra veloce e che, lentamente, mi addolcisce i lineamenti e li rende meno ruvidi e spigolosi. Mi farò coprire, come sempre, dall’ultima neve di marzo, sorridendo al pensiero che di lì a poco sarò circondato da fiori e profumi che mi addolciranno il cuore, duro come pietra.
A volte sogno il mare, lontano anni luce da qui. Mi immagino sulla spiaggia a farmi accarezzare dalle onde che con il loro monotono andare e venire mi fanno addormentare. Ed i pesci che mi vengono a trovare. I bambini che mi nuotano attorno e che ridono. Le ragazze con i seni al vento e l’odore della crema solare. Mi godrò i tramonti arroventati e il volo dei gabbiani. Mi lascerò sporcare dalle alghe e perfino i granchi mi cammineranno sopra. Forse un giorno ci arriverò, chissà quando, chissà come. Attraverso un fiume ci arriverò.
Ed allora mi mancheranno i miei silenzi, mi mancherà anche il ghiaccio che mi copre ed il vento che non mi lascia dormire. Mi ricorderò degli animali al pascolo ed il suono dei loro campanacci al collo. Delle vipere che si addormentano sopra di me, al caldo del mio corpo.
Se solo fossi un poco più in alto, qualche metro. O un poco più in basso. Allora vedrei il mare, laggiù, tra quelle due montagne lontane. Ho sentito dire da qualcuno di passaggio che da lì si vede il mare.
Ma da dove sono io vedo solo nuvole, prati e cielo azzurro.
Io lo so perché vorrei andarmene da qui, da dove sono sempre stato.
Per averne nostalgia e tornare.

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