martedì 21 aprile 2009

UN NUOVO MATTINO

Testo di Paolo Grisa

«Riallacciare i contatti con la natura, e come amici prendersi per mano, e scoprire noi stessi, e finalmente comunicare. E percepire non solo il tipo di realtà che ci viene sottoposta quotidianamente, bensì le diverse realtà di cui è composta l'esistenza. Non è cosa difficile comprendere, osservando le mutazioni delle stagioni, come esse abbiano una similitudine con la nostra vita» (I. Guerini)

ebbene si...è davvero possibile, contro ogni previsione, trasformare un triste e grigio pomeriggio quasi autunnale di temporali vaganti su tutta la pianura e le prealpi in un frizzante e spensierato NUOVO MATTINO verticale su un meraviglioso sipario (SI, UN SIPARIO COLOR OCRA) incastonato a fianco di quella che Guerini chiamava la COSTIERA D'AVORIO...proprio qui due fessure di meravigliosa regolarità ti sparano verso l'alto in una lotta contro la gravità che si risolve sempre felicemente per chi ha la pazienza di cercare SENZA L'USO DI TRUCCHI la soluzione nascosta...
La roccia APPARENTEMENTE nemica all'inizio premia in realtà colui che andando al di là della superficie delle cose prosegue nella sua esplorazione verso l'ALTO...
MANOBONG e FESSURIANI...due lineari crepe tanto affascinanti quanto repulsive dalle quali...chi avrà la curiosità (o l'energia...) di fermarsi ad ascoltare godrà del privilegio di udire uscire dalle loro fenditure il suono rieccheggiante di un sogno (o un utopia?) che si chiamò...alla fine degli anni '70 ARRAMPICATA LIBERA ...(ma libera davvero!) e che rimase, invece, vittima di sè stesso, finchè quel "libera" (che significava in realtà molto più di quello che in seguito si sarebbe voluto far credere) si sarebbe trasformato in SPORTIVA ribaltando completamente i suoi ideali...

tentennare sulla scelta del sentiero,
seguire con lo sguardo la linea e chiedersi come sarà trovarcisi sopra,
respirare profondamente prima di compiere il primo passo verso l'alto,
espirando fuori tutte le preoccupazioni,
gioire per la scoperta di una protezione,
vergognarsi rinviando uno spit non certo frutto del "SOGNO ORIGINALE",
sorprendersi della inaspettata generosità della roccia proprio in quel punto che, da sotto, sembrava più minaccioso,
terminare una via sotto uno scroscio rinfrescante che, più che rovinare sembra voler essere partecipe anch'esso della gioia del momento...

GRAZIE A MATTEO E FEDE CHE, IN DUE DIVERSI MOMENTI, MI SONO STATI COMPAGNI DI QUESTI PICCOLI VIAGGI FUORI DAI TEMPI E FUORI DA QUEI GRADI COSI' VOLGARI NELLA LORO FREDDEZZA...VIAGGI NEI QUALI, L'ARRAMPICATA, NE è STATA SI UNA COMPONENTE, MA NON CERTO LA PIU' IMPORTANTE!


4 commenti:

Anonimo ha detto...

bel post.
complimenti per lo scritto e per le salite

Anonimo ha detto...

ops ho notato dopo che era una citazione. rinnovo i complimenti per le salite ;)

Will ha detto...

si è una citazione... ma io ho avuto la fortuna di compiere una delle due salite in cordata con Paolo!

Corpus Christi Sandblasting ha detto...

Good reading this posst