lunedì 10 maggio 2010

BUD SPENCER E TERENCE HILL

Cari Bud Spencer e Terence Hill
è da un bel po' di tempo che avevo in mente di scrivervi una lettera
di scuse. Quand'ero giovanotto, tanti anni fa, mi volevo convincere che il cinema doveva essere soprattutto quello che già allora veniva classificato con asterischi e palline distinguendo tra cinema di qualità, una sciocca definizione e l'altro cinema così detto di consumo che mi pare stupidamente presuntuoso.
Adesso, giunta quell'età dove si può stare quietamente sulla sponda del buon senso mi sono fatto l'idea che a salvare il mondo non sarà soltanto la cultura e neppure la bellezza che pure è una piacevolissima opportunità ma che potremo davvero scampare tranquillamente al declino di civiltà se sapremo praticare la strada maestra della gioia.
Gioia come condivisione di sentimenti di pace poichè una bella, raffinata ed onesta risata è anch'essa a pieno titolo opera d'arte, che fa bene allo spirito e alla cultura e anche alla salute.
Sono felice di vedere assegnare il David di Donatello alla carriera 2010 a Bud Spencer e Terence Hill, magnifici attori ed amabilissimi galantuomini, indimenticabili eroi di tante fantastiche avventure di giocosa ironia e sano divertimento. Resteranno per sempre nel nostro affetto e nella storia di un cinema di qualità senza asterischi.

Ermanno Olmi




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