venerdì 8 agosto 2008

READ

Le cose che ti obbligano a fare non mi piacciono. Leggere è stato sin dai tempi delle scuole elementari un obbligo. Loro dettavano il titolo. Tu leggevi e relazionavi in un'accurata scheda del libro. Odiavo questa cosa. Odiavo leggere ciò che non era "Topolino". Ma dovevo farlo e spesso, in un'era dove i riassunti su internet non esistevano proprio, l'unica possibilità era scopiazzare qualche dato dai compagni di classe. Non penso di essere mai arrivato in fondo al 90% dei titoli.

L'odio verso la lettura mi aveva invaso.

E' durato parecchio. Anche alle superiori. Ogni libro... un colpo al cuore.

Un film. L'inizio di tutto. Due ore e mezza passate a sognare su di una nave. Emozioni all'infinito e un libro di 60 pagine. Novecento. Compro il libro e lo leggo due volte. Scopro che leggere le cose che t'interessano è qualcosa di diverso dagli odiosi testi che t'impongono durante il periodo scolastico.


L'alpinismo. Scopro questa attività pian pianino incominciando da una camminata nel 1999. Scopro grandi uomini che han fatto grandi cose. Scopro che hanno scritto, lasciato una testimonianza.

Mi rendo conto che leggere libri di alpinismo è volare. E' salire su una macchina del tempo e tornare indietro. Scopro che adoro leggere.

Mi cimento sui diari di Ettore Castiglioni. Un grande. Uomo, Alpinista e Intellettuale. Tre qualità che oggi non si trovano in nessuno. Divoro il libro. Trovo questa citazione:


"Gli anni passati in Patagonia passano tanto presto,che ci si ritrova ad averne molti dietro le spalle senza che ci si sia accorti del loro trascorrere.Forse perché qui l'uomo ritrova la sua vera vita,che è bastare a se stesso,che è la solidarietà col prossimo nella lotta contro la Natura avversa e scatenata,e non lotta col prossimo e distruzione di ogni bene e ideale umano;che è soprattutto verità e amore e non ipocrisia e odio." Martin Bierg


Questo Bierg era proprio un grande. Aveva capito tutto e aveva capito che chi vede la Patagonia con gli occhi di un bambino, con gli occhi di chi vuole salire una montagna ma non ha la pretesa di farlo, sa che dalla Patagonia non riuscirà mai più a staccarsi.


In Patagonia ci sono stato 5 settimane. Ho avuto il grande dono di vedere queste terre. Spero che un giorno avrò ancora la possibilità di camminare sotto questo cielo.

1 commento:

Midanno ha detto...

Bello Will...belle parole! anche io ho scoperto molto tardi la lettura e l'ho fatto, come te, con i libri di alpinismo... non sono mai stato in Patagonia, ne in nessun'altra terra lontana. Per il momento mi limito a sognare con gli occhi dei grandi alpinisti...e con i vostri viaggi!
;o)